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Le nozze di Peleo e Teti

   

Personaggi:

Simboli:

 
    ZEUS corona, scettro, fulmine  
    ERMES caduceo, alucce  
    PELEO nastri intorno al capo  
    TETI ghirlanda di fiori, collane  
    ERA  asta, collane, bracciali  
    PALLADE elmo turrito, lancia, ulivo  
    AFRODITE fiori  
    EFESTO martello e tenaglie  
    APOLLO cetra, corona d'alloro, sole  
    POSEIDONE tridente, spugna  
    DIOSCURI cornucopie  
    PARIDE bastone  
   

IL GIUDIZIO DI PARIDE
 

( Zeus sta seduto sul trono. Si ode la marcia nuziale ed entrano gli sposi seguiti dal corteo delle divinità )

ERMES - O sommo Zeus! (lo  scuote) O sommo Zeus! ( al pubblico) Qua facimo notte. Che sonno, o Zeus!

 ZEUS -  (sobbalzando) Che succede? Che c'è?

ERMES - O sommo Zeus! Teti e Peleo son qui, prostrati ai tuoi piedi. ( Gli sposi e gli altri continuano a mimare un profondo inchino)

ZEUS- Perché disturbano la mia quiete? ( fa per lanciare il fulmine, ma Ermes lo trattiene ).

ERMES - Lo stesso Peleo ti spiegherà il motivo della sua venuta. Parla, Peleo, parla.

PELEO - (restando curvato) Onnipotente Zeus ...

 ZEUS - Taci! Chi sei tu? Sei forse un dio?

TUTTI - Noooo!

ZEUS - Ebbene! Come hai potuto venire fino a me?

ERMES - O sommo Zeus, ( scocciato ) lascia che Peleo parli.

ZEUS - (gridando) Ritti! Voglio vedere i vostri volti. E tu ... parla!

PELEO - Dirò brevemente, o Zeus, perché sono qui. Questa donna è Teti. Ella m'ha condotto qui da te, affinché tu celebri le nostre nozze.

ZEUS - Ma tu mortale sei e Teti è una dea. Che matrimonio è mai questo?

TETI - Voglio Peleo come marito. Tu troppo indugi, o Zeus, e gli invitati sono stanchi.

TUTTI - ( mormorio di approvazione )

ZEUS - Basta! Ermes, dammi la fascia nuziale.

ERMES- Eccola, o Zeus.

ZEUS - Vi cingo con questa fascia e unisco i vostri destini. Ed ora si dia inizio ai festeggiamenti.

TUTTI - Viva gli sposi. ( applausi, ecc. )

( Mentre gli invitati fanno gli auguri agli sposi, dall'alto cade una mela d'oro. Tutti cercano di prenderla, spintonandosi, rimproverandosi, gridando ... come se giocassero a pallone ).

APOLLO - Che cos'è?

POSEIDONE - E' una mela.

DIOSCURI - Chi l'ha mandata?

EFESTO - Fatemi vedere.

ERMES - A me, a me; datela a me.

 ZEUS - Smettetela! Portatela qua. Fatemi vedere di che si tratta. ( la prende ) Qui c'è scritto qualcosa. Ermes, Ermes ... vieni a leggere. Tieni!

ERMES - La scritta dice: " Alla più bella ..."

ERA - E' mia!

PALLADE - Spetta a me!

AFRODITE - E' a me, o Zeus, che devi darla.

( le tre dee si azzuffano e gli dei intervengono per dividerle).

ZEUS - Fermi tutti! Non costringetemi a lanciare il fulmine. Questa mela d'oro andrà alla dea più bella.

APOLLO - Ma chi potrà giudicare quale sia la più bella tra Pallade, Era e Afrodite?

EFESTO - Nessuno di noi potrà fare da giudice.

POSEIDONE - Io non voglio schierarmi né con l'una né con l'altra.

ZEUS  - Sarà un mortale a decidere.

DIOSCURI - E chi?

ZEUS  - Vive in una capanna un pastore, un bellissimo giovinetto che si chiama Paride. Sarà lui il giudice. Ermes, vai sulla Terra e portami immediatamente Paride.

 ERMES- Vado e torno, o Zeus, metto le ali ai piedi. (corre via)

ZEUS - Che la festa continui senza più liti.

APOLLO - La dea della Discordia si sta divertendo alle nostre spalle. ( agli sposi) Ma perché non l'avete invitata?

TETI - Perché mi è antipatica.

 ERMES - (rientrando) O sommo Zeus, eccoti quel Paride che volevi.

 ZEUS  - (facendogli cenno di avanzare) Non temere, Paride, gli dei ti sono amici.

PARIDE - O potente Zeus, per quale motivo sono ammesso nella casa degli immortali?

ZEUS - Tu sceglierai fra queste tre dee, la più bella. Tu puoi essere un giudice imparziale.

PARIDE - Io, da solo? Non si può fare una giuria?

ZEUS - Tu sarai l'unico giudice. (alle dee) E voi, fatevi avanti! Lasciate che Paride vi osservi.

 PALLADE - Vieni, figlio di Priamo, ammira la dea della guerra e della sapienza. Se tu darai a me la mela d'oro, io ti farò diventare il più forte dei guerrieri e il più saggio degli uomini.

 TUTTI - ( mormorio di meraviglia )

ERA - Guardami, o Paride, io sono la sposa di Zeus; posso farti diventare il re più potente del mondo. Che cosa importa essere forti e sapienti? Quello che conta è comandare su molti uomini ed essere straordinariamente ricchi.

TUTTI - ( mormorio di approvazione )

AFRODITE - O Paride, t'importa forse essere forte e sapiente? Comandare su molti uomini e possedere grandi ricchezze? Tu sei giovane, sei figlio di un re, ti devi divertire. Se darai a me la mela d'oro, ti farò avere in moglie Elena, la più bella donna del mondo.

 TUTTI - A-fro-di-te, A-fro-di-te ...

ZEUS - Paride, ora aspettiamo il tuo giudizio.

TUTTI - A-fro-di-te...

PARIDE - Un giovane cuore cede facilmente all'amore. Afrodite avrà la mela d'oro.

TUTTI - ( applausi, grida di approvazione)

PALLADE - Ti pentirai della tua scelta.

ERA - La mia vendetta cadrà su di te e sulla tua città.

ZEUS - O divinità dell'Olimpo, preparatevi a combattere, perché fra non molto una terribile e lunga guerra si scatenerà fra Greci e Troiani e toccherà a voi guidare gli eserciti nemici. Ma ora festeggiamo gli sposi.

ERMES - Viva gli sposi!

 TUTTI - Viva gli sposi!

 
SIPARIO

 

 

 
    Rappresentata il 22/12/1987