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Personaggi:
NICOLINO
LIVIO
ALESSIA
ANDREA
ASSUNTA
GAETANO
EMANUELE
LIDIA
ANTONIETTA
MAURO
GIUSEPPE
MARISA
Nicolino finge di scrivere un tema. Tutti gli altri personaggi
stanno in piedi alle sue spalle e quando qualcuno di essi viene
nominato avanza sulla scena e recita la propria parte.
NICOLINO Tema. La mia famiglia. Svolgimento. La mia famiglia è
composta da...(conta con le dita; si imbroglia;
ricomincia a contare; poi si gira e conta i personaggi
alle sue spalle) è composta da 12 persone...più io, 13.
La mia è una famiglia numerosa. Però non ci stanno solo
mamma e papà e noi figli, ci stanno pure i nonni. Se
non ci fossero i nonni, saremmo di meno.
NONNI (in coro) Noi ce ne
possiamo anche andare.
NICOLINO I miei nonni sono molto permalosi, si arrabbiano per un
nonnulla. E poi sono pure un poco rimbambi...( si ferma
e corregge) distratti. Specialmente nonno Livio, che
non si ricorda mai dove mette le cose e le va sempre
cercando insieme a nonna Alessia.
ALESSIA Di' la verità! Hai perso qualche
altra cosa?
LIVIO
(tenendo in mano una busta per via aerea e guardando
per aria) Sì...devo spedire questa lettera, ma non
trovo più il francobollo.
ALESSIA Hai guardato bene nei cassetti? O
ti fosse caduto per
terra?
LIVIO Ho
guardato...e sto guardando dappertutto (guarda per
aria), Niente, non lo trovo.
ALESSIA Ma dove lo cerchi? Per aria?
LIVIO Per
forza. Dove dovrei cercarlo? Quello è un
francobollo per via aerea. (ritornano al loro posto)
NICOLINO (continuando a scrivere) Nonno Livio e nonna Alessia mi
mi vogliono molto bene e mi fanno sempre dei regali.
Nonno Andrea e nonna Assunta pure mi vogliono bene,
però più a Gaetano e gli dànno sempre dei soldi.
ASSUNTA Vieni Gaetanino bello, vieni, che nonno ti dà
una bella
cosa.
ANDREA Se fa il bravo...
GAETANO Io faccio sempre il bravo...a casa, a scuola...Dicono
tutti che sono un angioletto.
ASSUNTA E' vero. E' molto bravo.(ad Andrea) Su, dagli
qualcosa.
GAETANO Sì, nonno, dammi qualcosa.
ANDREA (prendendo i soldi dalla tasca) Tieni.
Queste sono
mille lire. Non le spendere. Mettile nel salvadanaio.E
non dire niente ai tuoi fratelli...se no dicono che
faccio delle preferenze. Hai capito?
GAETANO Non ti preoccupare, nonno, nessuno saprà niente.
ASSUNTA Bravo, Gaetano, bravo!
GAETANO (si allontana tenendo alta la mille lire e cantando)
Me
l'ha data nonno Andrea...Me l'ha data nonno Andrea.
NICOLINO (continuando il tema) Meno male che Gaetano con i soldi
del nonno ci compra le caramelle per tutti noi. Mamma e
papà, invece, ci vogliono bene a tutti allo stesso modo.
Papà, però è un po' burbero; sta sempre arrabbiato...e
se la prende con qualcuno di noi.
EMANUELE (il padre esce dal gruppo gridando) Lidia! Ma insomma,
come te lo devo dire che non sopporto questo disordine
in casa?!
LIDIA
(la madre, sottomessa) Io non ce la faccio più! Metti a
posto questo...sistema quest'altro.(alzando la voce)
I tuoi figli non trovano requie. Sempre a toccare, a
muovere...
EMANUELE I miei figli. Come se non fossero pure figli tuoi.
LIDIA
No, no! Hanno preso tutti di te: disordinati,
svogliati, bugiardi, distratti, impazienti, irrequieti
e...affamati.
EMANUELE E sì! Hanno tutti i miei difetti e tutti i tuoi
pregi.
Ma vi sistemo io, a tutti quanti. Cominciamo dalla più
piccola. (gridando) Antonietta!
ANTONIET. (accorrendo timorosa) Sì, papà.
EMANUELE Quella cartella sulla stufa ce l'hai messa tu?
ANTONIET. Sì, papà.
EMANUELE Non ti permettere di farlo un'altra volta!
ANTONIET. No, papà.
EMANUELE Quel quaderno nel lavandino del bagno ce l'hai messo
tu?
ANTONIET. Sì, papà.
EMANUELE Non ti permettere di mettercelo un'altra volta.
ANTONIET. No, papà.
EMANUELE E quel calzino sul mio giornale ce l'hai messo tu?
ANTONIET. Sì, papà.
EMANUELE (minaccioso) Ce lo rimetti un'altra volta?
ANTONIET. No, papà.
EMANUELE Guarda che ti prendo a schiaffi!
ANTONIET. Sì, papà.
EMANUELE Vuoi sentire le mie mani?
ANTONIET. No, papà.
EMANUELE Allora, sparisci!
ANTONIET. (mentre si allontana) Sì, papà. No, papà. Si, papà.
NICOLINO (riprendendo a scrivere) Qualche volta Antonietta le
prende veramente da papà.
Roberta (la sorella
maggiore, si fa avanti con aria minacciosa
e beffarda e si rivolge a Nicolino) Voglio sapere a me
quando mi ci metti nel tema. Sono stanca di aspettare!
E bada a descrivermi bene. Capito? Non scrivere le
solite cose brutte che dici sempre sul mio conto:che
sono prepotente...che me ne approfitto perché sono la
primogenita, eccetera, eccetera. Se no, tu lo sai cosa
ti aspetta. Ti faccio una faccia così! (mima).
NICOLINO (pensando) Adesso devo assolutamente parlare di mia
sorella Roberta, perché è la più grande, e pure le sue
mani sono le più grandi. Avrei da dire tante cose su
mia sorella, ma non le posso scrivere, perché se per
caso legge il mio tema, mi fa una faccia così (mima).
Io, invece, vado molto d'accordo con i miei fratelli
più piccoli, Mauro, Giuseppe e Marisa, che adesso se la
stanno spassando...alla faccia mia.
MAURO (ai fratelli) Ma
Nicolino dove sta? Non lo vedo da
stamattina.
MARISA Neppure io l'ho visto.
GIUSEPPE Lo so io dove sta. Sta chiuso nella
cameretta a
studiare.
MARISA Non è possibile. Tutto
questo tempo? Non ha mai
studiato tanto.
MAURO Ma che studiare. Starà
preparando qualche scherzo per
noi.
GUSEPPE No, no! Nicolino sta facendo un tema che
deve portare
domani a scuola.
MAURO E per fare un tema, ci
vuole una giornata?
MARISA E di che deve parlare? Di
tutto quello che ha imparato
nella scuola elementare?
GIUSEPPE Ma no! Deve fare un tema sulla nostra
famiglia. Gli ci
vuole del tempo, non vi pare?
MARISA Eh, si!
MAURO Come no?
GIUSEPPE Speriamo che non l'assegnino pure a noi un
tema così.
NICOLINO (posando per un attimo la penna) Finalmente ho finito.
Devo scrivere soltanto la conclusione.(Riprende a
scrivere) Per finire, dico che questa traccia non mi è
piaciuta tanto, perché io ho dovuto lavorare un'intera
giornata e riempire dieci pagine di quaderno, mentre il
mio compagno di banco, solo perché in famiglia sono
soltanto in tre, la sua paginetta l'ha scritta a
scuola, fra una lezione e l'altra. E' un'ingiustizia
però! Punto e basta. Ah!
TUTTI La
prossima volta usa un foglio protocollo, così
staremo un poco più larghi.
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