IL REDUCE |
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Farsa in un atto |
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Personaggi: |
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SALVATORE SALVATUTTI, detto Tore | |
ROSINA SALVATUTTI | moglie di Tore | |
SPAVALDO | figli di Tore | |
FIFONE | ||
SCOPPETTA | ||
BAIONETTA | ||
IMMACOLATA | comare di Tore | |
NICOLA | compare di Tore | |
GIOVANNI | pastore | |
VINCENZO | vicino di casa di Tore | |
DOTT. SOTTERRA | medico | |
MESTA FUNEREA | crocerossina | |
DIODORO | amico del Dott. Sotterra |
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L'interno di una abitazione contadina. Sul fondo il caminetto, la piattaia e una cassapanca. Al centro, un tavolo. Una cristalliera sulla destra. Porte a sinistra e a destra. Rosina, in piedi, sta stirando. Immacolata, seduta vicino al tavolo, lavora con i ferri. Nicola sta in piedi sulla destra. SCENA PRIMA
Rosina
Cummare mia, nun ce la fazzo proprio
chiu!
Immacolata 'Nzia mai! Leh! Là 'mpaccisce chiu 'ssai. Ma li miedici che diceno? Rosina E c'hanna dice … ca s'è fissato. E quella, la fissazione, èa com'a nu chiuvo che te trase 'ncapo e scava, scava … e pe' lu levà ce ne vole. Immaco Cummà, èa cosa che passa, sentiti a me. Ce so' stati tanti ati casi ...
Nicola Quisso male èa com'a lu catarro: sulo vene e sulo se ne va.
Nicola
Ma mo addò sta?
Rosina
E chi lu sape. Ha fatto veste a li
figghi da suldati e l'ha purtati "ad accerchiare il nemico". Immacolata Nemico? Quale nemico?
Nicola
Ma nu lu putiti cunvince? Rosina Cunvinci sì. Ea peggio. Nun se pote cuntraddice. Ima fa quello che vole isso, sinnò deventa n'animale, mena tutto pe' l'aria, me taccarea … Nun me faciti parlà. SCENA SECONDA
Tore
(da fuori) Attenti! Avanti march! Unò,
dué, unò, dué …
Tore
Sì.
Giovanni
Nu centenaro de pecure, Nicò. E mo pe' l'accogghie
… Spavaldo Cento uomini. Tore Erano tutti carponi in un prato. Soltanto lui, in piedi, controllava la zona. Nicola Bene, bene. Chi ti ha ordinato di preparare l'agguato in quel posto? Giovanni Lu padrone … m'ha mannato a campià le pecure e io l'agghio purtate addò ce steva ereva assai. Tore Padrone? Quale Padrone? Ho capito tutto. Colonnello, questo Padrone dev'essere la spia che cercate.
Giovanni Ma addò me purtati mo?! Nun ce diciti nienti a lu padrone … agghia fa ammuino cu isso. A le pecure ce penso io. Tore Non fare storie. Ubbidisci al signor colonnello. Bastardo! Nicola (a Rosina) Cummà, èa cosa de nienti. A Giuanni mo l'asciugghimo e lu mannamo. (a Immacolata) Io me ne vavo a casa. Tu statti n'ato poco e po' te ne vieni puro tu. (a Rosina) Generale, ai suoi ordini! (agli altri) Andiamo! Tore (a Nicola) Colonnello, l'accompagno alla porta. (escono tutti gli uomini)
Immacolata Come me dispiace! Rosina Lu guaio chiù ruosso èa ca nun mette 'ncroce sulo a nui. A tutti quilli che trova pe' 'nnanzi li fa prigiunieri e li porta qua. Immacolata Pacienza, cummà, ce vole pacienza. Io mo me ne vavo ca maritimo ha ditto ca s'arritirava. Po' ve vengo a truvà n'ato juorno. Sinnò veniti vui addò me … ve distraiti nu poco. Rosina E come lu lasso sulo … quillo me fa truvà la casa chiena de nemici. Immacolata Stateve bona, cummà. Speriamo ca lu Padraterno ce mette 'na mani. (esce) Rosina Speriamo.
Baionetta (indicando il fratello) Scoppetta è lui, signor capitano. Tore Tu, soldato Scoppetta, vai a fare l'alzabandiera e resta di guardia al nostro vessillo.
Scoppetta Agli ordini, signor capitano! (saluta ed esce)
Tore A te, soldato Baionetta, affiderò una missione segreta … molto segreta. Solo io ne sarò a conoscenza. Puoi andare.
Baionetta E la missione?
Tore E' segreta!
Baionetta Ma almeno a me la dovete svelare … se no la missione come la faccio?!
Tore (confuso) E' vero, hai ragione! Ma mi raccomando, eh … acqua in bocca!
Tore (si assicura che nessuno lo ascolti) Allora … voglio fare un regalo al signor generale. Ho pensato di donargli un bel pollastro … così ci facciamo un brodino.
Baionetta (fa cenno di sì con il capo) Tore Raggiungi la più vicina masseria e ordina al contadino di consegnarti un pollo, perché … la Patria ne ha bisogno. Se si rifiuta, convincilo con la forza. Vai!
Baionetta (tenendo sempre le gote gonfie, annuisce, saluta ed esce).
Tore Anche questa è fatta.
Rosina (rientra, portando della biancheria da stirare). (ironica) Notizie dal fronte?
Tore (sull'attenti) Le operazioni di guerra procedono secondo i piani. Presto il nemico sarà costretto alla resa.
Rosina (al pubblico) Speriamo ca s'arrenne priesto. Nun ce la fazzo chiù! SCENA QUINTA Fifone (entra e saluta) Signor capitano, è arrivato un reparto della Sanità e il dottore comandante vuole avere un colloquio con voi. Tore Accompagnalo da me! Fifone Agli ordini! (esce e rientra subito dopo, seguito da Sotterra e da Funerea)
Sotterra Buongiorno, signor capitano! Sono il dottore Sotterra e questa è la mia aiutante,signorina Mesta Funerea.
Tore (stringendo le mani ad entrambi) Piacere. Ma qual è il motivo della vostra venuta?
Sotterra Il generale Tombale, mio superiore, mi ha ordinato di visitare tutti gli ufficiali del nostro esercito per verificare le loro condizioni fisiche e mentali.
Tore Bene! Sono a vostra completa disposizione. Io godo di ottima salute (fa delle flessioni) e il mio cervello è una bomba.
Sotterra E se scoppia sono guai. Vediamo, vediamo … (gira intorno a Tore, poi da dietro gli grida) Come vi chiamate?
Sotterra Chi c'è alla vostra sinistra? (indica Rosina) Tore Il generale Fedele Paziente. Sotterra Quanti soldati sono ai vostri ordini? Tore Ne sono rimasti soltanto quattro: Spavaldo, Fifone, Scoppetta e Baionetta.
Tore La seconda guerra mondiale.
Tore Che vi avevo detto? Io sono un vulcano.
Sotterra Bomba, vulcano … non vi sentite pure un terremoto? Adesso, dovete scusarmi, ma devo restare solo con il generale: devo visitare pure lui. Dovreste allontanarvi un momento. (Tore esce a destra e Fifone a sinistra)
Rosina (si avvicina a Sotterra) Dottò, che diciti? Se pò guarì?
Sotterra Penso proprio di sì. Ho già predisposto un piano che dovrebbe avere successo.
Rosina Veramente, dottò? De che se tratta? Sotterra Capirete tutto da sola. Adesso io faccio un segnale al mio amico che sta fuori. Voi, intanto, chiamate vostro marito. (esce)
Rosina (avvicinandosi alla porta di destra) Capitano, la visita è terminata. Potete rientrare
Tore (entrando) Eccomi!
Sotterra (rientrando) Tutto a posto! Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare. Possiamo andare. (si avvia verso l'uscita seguito da Funerea; poi si ferma perché sente delle grida di "Evviva!" provenire dall'esterno) Ma che succede? SCENA SESTA Diodoro (entrando di corsa, con una bandiera) Evviva, evviva! E' scoppiata la Pace!
Tutti (entrano tutti gli altri personaggi, sventolando delle bandiere) Evviva, evviva! La guerra è finita! Diodoro (piazzandosi al centro della scena, con l’asta della bandiera piantata a terra) La nostra Patria è salva! Il nemico è stato annientato! I resti di quello dei fu uno dei più potenti eserciti del mondo risalgono in disordine e senza speranza le valli, che avevano disceso con orgogliosa sicurezza.
Tutti Evviva, evviva la Pace!
Diodoro Il nostro Capo di Stato Maggiore dell'esercito ha dato ordine a tutti gli ufficiali e soldati di truppa di deporre le armi e di raggiungere le proprie zone di origine. Consegnatemi le vostre armi. (Tore e i figli eseguono l'ordine)
Sotterra Capitano, adesso siete sciolto da ogni giuramento. Potete tornare nella vostra famiglia, rivedere vostra moglie e i vostri figli. Figli (circondandolo) Papà, papà!
Spavaldo Papà! (a Sotterra) Pa … pa … pare ca me riconosce. Scoppetta Papà, la guerra è finita! Adesso ci sarà una lunga pace. Ce ne vulimo vedé bene.
Tore (come risvegliandosi da un sogno) Veramente, veramente è finita?
Tore Rosì, hai sentuto? Nun se cumbatte chiù.
Rosina Era ora! E speramo ca guerre nun se ne fanno mai chiù. Sì d’accordo?
Tore Sicché … è fenuta? Ma imo vinto nui?
Diodoro Mo ima fa festa! Giuanni (lo indica) va a pigghià nu bello ainuccio e ce l’arrustimo sano sano. Compa Vicienzo (lo indica) ce porta lu vino, ca lu suio èa buono … e comma Rosina spenne da la canna nu paro de capi de sausicchia …
Rosina Subito, so’ pronte! Diodoro Aspettati! Mo ce facimo prima ‘na cantata e ‘na ballata, po’ mangiamo e po’ ballamo n’ata vota. ( a Tore) Salvatò, sì cuntento?
Tore Sine, sine! Sa che ve dico? E’ megghio la pace che la guerra. Attacca, attà! (fa cenno a Spavaldo di suonare la chitarra)
Tutti (cantano e ballano . Quando il ballo sta per finire, si stappano delle bottiglie di spumante)
Tore (udendo gli scoppi) A terra! Tutti a terra! La guerra è ripresa. Il nemico ci bombarda. Ai posti di combattimento miei prodi! (tutti, presi alla sprovvista, si buttano a terra, mentre si chiude il sipario). |
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Rappresentata per la prima volta a Carnevale del 1990 |