I miti e le stelle               HOME

Perseo

 

 
 
Cassiopea

Cefeo

Andromeda

Cetus

Pegaso

 

 

 

Costellazione dell' emisfero settentrionale distesa in gran parte nella Via Lattea tra Cassiopea e il Toro.
Contiene un centinaio di stelle visibili a occhio nudo (2 di seconda grandezza e 5 di terza). La sua stella più famosa è Algol perché ha una luminosità  variabile.
Nella costellazione di Perseo si possono scorgere anche tre ammassi stellari.

Viene raffigurata con l'eroe argivo in volo che tiene nella mano destra la spada e nella sinistra la testa di Medusa.

Perseo era figlio di Zeus, che per unirsi a Danae, imprigionata in una stanza con le pareti di bronzo, si trasformò in pioggia d'oro. Il nonno Acrisio, a cui l'oracolo di Delfi aveva profetizzato la morte per mano del nipote, lo fece rinchiudere  insieme alla madre in una cassa che venne gettata in mare. La cassa giunse sull'isola di Serifo, dove Perseo e la madre furono ospitati dal re Polidette. Quando Perseo divenne grande, Polidette, innamorato di Danae, lo mandò a prendere la testa della Gorgone Medusa. Con l'aiuto di Atena, di Ermes, delle ninfe dello Stige e ingannando le Graie, il figlio di Zeus riuscì a tagliare il capo della Medusa, il cui volto rendeva di pietra chi lo guardava. Durante il viaggio di ritorno, usando il capo della sua nemica, pietrificò il gigante Atlante, il mostro Cetus, Fineo fidanzato di Andromeda e Polidette che per forza voleva sposare sua  madre Danae. Dopo tante peripezie tornò ad Argo, ma non vi trovò il nonno Acrisio, che si era rifugiato a Larissa. Si recò in questa città e partecipò ai giochi funebri che si stavano svolgendo in onore del re. Il disco lanciato da Perseo, guidato dal Fato, andò a colpire Acrisio, che morì. L'eroe non volle più tornare ad Argo e si fermò a Tirinto, dove visse insieme alla moglie Andromeda fino alla morte e come  lei fu trasformato in costellazione.