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LA RACANELLA

I

l nome di questo giocattolo deriva dal suono caratteristico che produceva, simile al canto della raganella.

Si costruiva con un pezzo di canna, lungo dai venti ai trenta centimetri, sul quale si praticavano due fori, l’uno di fronte all’altro, e si apriva una finestrella; al di sotto di questa si facevano due tagli verticali in modo da avere una “linguetta” in grado di oscillare.

Attraverso uno dei fori si introduceva un bastoncino, lungo una decina di centimetri, si faceva passare attraverso una piccola ruota dentata di legno e si infilava nell’altro foro.

Tenendo ben stretto il bastoncino nella mano, si faceva ruotare la canna. I denti della rotellina strisciavano sulla “linguetta” e producevano un suono particolare, abbastanza forte.

La “racanella” non era usata soltanto per giocare, infatti essa sostituiva le campane, avvisando i fedeli dell’inizio di una funzione religiosa, nei giorni della settimana santa, quando le campane delle chiese rimanevano “attaccate”.